FASP - Prosegue la realizzazione dell'intervento di Social Housing di Orbassano
Prosegue il cantiere avviato a gennaio 2019 la cui finalità è di offrire una risposta al disagio abitativo della zona circostante e sviluppare un nuovo servizio residenziale specificatamente dedicato all’integrazione di persone affette da disabilità motoria, in collaborazione con il "Gruppo di Aiuto e Sostegno del Disagio Abitativo delle Persone con gravi disabilità".
Condividere gli spazi, includere le differenze è promosso dal “Fondo Abitare Sostenibile Piemonte (FASP)”, partecipato da Cassa Depositi e Prestiti (attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare – FIA) con una quota del 66% e dalle maggiori Fondazioni di origine bancaria piemontesi, e dedicato allo sviluppo di iniziative di social housing sul territorio piemontese.
Il progetto – iconico ed esemplare - immaginato dalla Città di Orbassano, dalla Cooperativa Giuseppe Di Vittorio, il FASP e la Fondazione Compagnia di San Paolo, CDP Investimenti SGR (del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) e InvestiRE SGR (primario operatore italiano nella gestione di fondi di investimento immobiliari tra cui il FASP, connotato da una forte specializzazione in progetti di social housing) è stato pensato per rendere coerenti tre obiettivi: progettare spazi condivisi, realizzare gli stessi favorendo l’inclusione di soggetti con esigenze particolari e creare un equilibrio economico per rendere possibile l’applicazione di canoni sociali.
Il cantiere si concluderà, nei tempi stabiliti, entro l’autunno 2021 quando le unità abitative saranno pronte per ospitare i nuovi abitanti compresi i soggetti con problemi di disabilità motoria, in particolare con lesioni midollari e patologie neurovegetative, a cui saranno destinati il 10% degli appartamenti, percentuale pensata per trovare il giusto equilibrio e la giusta sinergia tra persone normodotate e persone paratetraplegiche.
Condividere gli spazi, includere le differenze prevede anche la realizzazione di spazi comuni che ospiteranno attività e servizi quali: attività rieducative e assistenza psicologica, isole tecnologiche per laboratori, luoghi collettivi di relazione. Questi spazi e le attività ad essi connesse saranno rivolti sia ai soci assegnatari sia agli abitanti del territorio e saranno gestiti e presidiati dalle associazioni specializzate del terzo settore.
“La Cooperativa Di Vittorio conferma l’impegno ad indagare, a partire dal progetto, nuovi modelli abitativi idonei anche per i soggetti più fragili. Il progetto di architettura ha un carattere etico oltre la dimensione tecnica. La costruzione dell’intervento di Orbassano, caratterizzato da diverse soluzioni abitative attente alle disabilità fisiche, procede con un ritmo veloce e senza interruzioni. Siamo fiduciosi che rispetteremo i tempi programmati per le consegne degli alloggi, attesi da molte famiglie” commenta l’architetto Graziella Mercuri, autrice del progetto e direttrice dei lavori.
La Fondazione Compagnia di San Paolo, che già partecipa al fondo FASP con 25 milioni di euro, sostiene con un ulteriore supporto diretto di 350 mila euro le attività e le lavorazioni specificatamente pensate ai fini della realizzazione della componente dedicata alle persone disabili.
“Consideriamo l’abitare sociale come risposta alle domande emergenti, integrando le esigenze economiche, sociali, relazionali e lavorative delle persone e sperimentando modelli nuovi e replicabili. Il progetto rappresenta un nuovo modello di Social Housing che riteniamo essere estremamente importante: un’infrastruttura sociale che favorisce la vita indipendente delle persone con disabilità, attraverso percorsi di sviluppo dell’autonomia, ed è capace di creare una comunità di persone che non solo condividono gli spazi ma una nuova modalità di “abitare insieme”. Pensiamo che sia un esempio replicabile capace di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare agli SDGs 10 Ridurre le disuguaglianze, 11 Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” – dichiara Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.
“Si tratta di un concetto evoluto di social housing, che oltre a contrastare il disagio abitativo di tante famiglie fornisce a chi soffre di disabilità motorie un supporto specifico, in coerenza con l’orientamento di CDP ad uno sviluppo sostenibile con impatto sul territorio e sulle comunità. Visto l’ampio successo di assegnazione della prima fase di investimento tramite il Fondo FASP, si è colta con favore l’opportunità di avviare una nuova fase del progetto per il quartiere Arpini con un nuovo e arricchito contenuto sociale, proseguendo in continuità con il principio di stretta collaborazione con il territorio ed i suoi principali stakeholders – sottolinea Livio Cassoli, Responsabile Investimenti FIA e FIA2 della SGR di Cassa Depositi e Prestiti .
“Questo importante progetto di inclusione - afferma Paolo Boleso, Fund Coordinator di InvestiRE SGR - rientra nel più largo piano di gestione di fondi di investimento, finalizzati allo sviluppo di progetti di social housing, che stiamo realizzando con Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR e le principali fondazioni bancarie locali, quali main investor, su scala nazionale. Negli ultimi nove anni, solo in Piemonte, abbiamo sviluppato dieci progetti, localizzati nelle principali province, per un totale di circa 1.000 unità abitative, principalmente destinate alla locazione a lungo termine a canoni calmierati, al fine di venire incontro alle esigenze abitative di altrettante famiglie e di promuovere la riqualificazione urbana e sociale dei rispettivi contesti cittadini”.
Cinzia Maria Bosso, Sindaco di Orbassano, dichiara: “Sono onorata di essere testimone di un intervento cosi unico sul territorio che rappresento. Una realtà quotidiana di inclusione, condivisione e di abbattimento delle differenze. L’intervento si inserisce in un concetto più generale che abbiamo voluto identificare con il titolo ‘Orbassano Senza Barriere’ che anche attraverso questa importante opera si concretizza”.
“Nessuno, dei diversi soggetti impegnati in questo progetto, sarebbe stato in grado di portare a compimento un intervento con queste caratteristiche. Lavorare insieme è il primo passo per costruire Comunità; non è l’oggetto edilizio in sé che caratterizza la nostra Cooperativa, da più di 40 anni ci impegniamo su questo obbiettivo consci di dover fare ancora tanta strada. Insieme a noi tutti ha dato un grande contributo Gianluca Pitzianti, che sarà probabilmente uno degli assegnatari con grave disabilità riportata a seguito di un incidente, infondendo il coraggio, l’umanità e l’allegria per condividere gli spazi, includere le differenze” conclude Massimo Rizzo, Presidente della Cooperativa Di Vittorio.